gara del 12/ 4/2010 GIULIANOVA CALCIO S.R.L. - CALDORA CALCIO
Rilevato dal rapporto arbitrale che al 33 del 2' tempo l'arbitro
espelleva i calciatori Ciabattoni Simone della Società Caldora e Cosmi Kevin della Società Giulianova per reciproca condotta violenta.
A seguito degli accadimenti verificatisi sul terreno di gioco e successivamente nei pressi dello spogliatoio,dopo aver atteso che si ristabilisse l'ordine,l'arbitro invitava i capitani e i dirigenti a riprendere la gara. Nonostante i ripetuti inviti ai calciatori che erano rientrati negli spogliatoi,l'arbitro sospendeva la gara al 35' del secondo tempo.
Il Giudice sportivo
Delibera
- di infliggere ad entrambe le società la perdita della gara con il risultato di 0 - 3 art.17 comma 1,2 CGS.
- di squalificare i calciatori Ciabattoni Simone e Cosmi Kevin per tre
giornate di gara per condotta violenta
- di inibire Iaconi Pierfrancesco (Giulianova) e Monticelli Luciano
( Caldora) dirigenti accompagnatori fino al 30.06.2010 per non essersi
prodigati verso i propri calciatori a far riprendere la gara.
Semplicemente fantastico, si commenta da solo, pensa se le due società, 5' minuti dalla fine e soprattutto la Caldora in vantaggio 5-2 ,avessero convenienza a non continuare la gara. Comico!
5 commenti:
La società Caldora e il Giulianova Calcio respingono al mittente il vile tentativo di screditare due settori giovanili da tempo nel calcio giovanile e che con questi episodi non hanno mai avuto a che vedere, solo l'incapacità e la vigliaccheria di un direttore di gara scorretto ha prodotto questo polverone, che non ha senso e modo di esistere. Le due società volevano concludere ovviamente i pochi minuti restanti, solo il direttore di gara si è rifiutato, tanto che sul referto finale lproprio le due società hanno chiesto ed ottenuto di scrivere e controfirmare la dicitura, "dopo aver ristabilito la calma, nonostante le ripetute richieste dei dirigenti delle due società, il direttore di gara si rifiuta di continuare la gara, le società si riservano di fare reclamo in merito ad eventuli decisioni del giudice sportivo". Si stà studiando il modo di produrre un ricorso congiunto, non per riavere i punti o ancor meno per ripetere un'inutile gara, ma per evitare che certi elementi così scorretti e vili possano ancora fregiarsi della casacca e dello stemma dell'AIA.
La cosa che più mi sgomenta è che di tutta la faccenda non si accenna a nessuna “condanna” ai due ragazzi che si sono presi a cazzotti in un campo di calcio scambiandolo per un ring, anzi li si giustifica in quanto un po’ nervosi per l’ imprevista sconfitta. Di questo, invece, si dovrebbero preoccupare i dirigenti che evidentemente non hanno saputo trasmettere ai loro ragazzi un concetto fondamentale dello sport: saper dimostrare sportività sia nella sconfitta che nella vittoria. Questi insegnamenti, in primis però, debbono essere inculcati nei giovani atleti con un comportamento consone a quanto magari viene predicato a parole dagli stessi dirigenti. Tutto ciò non sembra dimostrarsi in questo “episodio” visto che per prima si da colpa al solito malcapitato e malizioso arbitro.
Infatti i ragazzi sono da condannare e non ci sarà nessun ricorso per sconti o cosa del genere, ma solo per togliere l'infamia, falsa e pretestuosa, dai dirigenti accompagnatori e di riflesso dalle società i ragazzi staranno a riposo fino alla fine del campionato ed anche nelle fasi finali, chi ha sbagliato è giusto che paghi, concordo con il lettore, solo che questi episodi fra ragazzi di 17 anni purtroppo ce ne sono spesso ed in molte partite, dai professionisti ai dilettanti, è un'età difficile e si cerca di fare quello il possibile per prevenire quando non ci si riesce è possibile che si reprima.
..... è un film già visto quando c'è la Caldora ........ come hanno consigliato a qualcun'altra società fatevi un bagno di UMILTA'.........
non ho capito il commento, comunque credo che il fatto che ci sia una basso livello arbitrale sia una cosa palese, poi che ci siano vigliacchi che non si assumono il coraggio delle proprie decisioni, imputando ad altri la sospensione di una partita praticamente finita (datosi che stavano 5-2 e mancavano 5 minuti), questo è una cosa inaccettabile.
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