“I «sondaggi contrari» alla ripresa vengono accantonati. Ora il
ministro – che tifava per chiudere il calcio condannando al fallimento
tanti club e alla disoccupazione migliaia di lavoratori -si erge a
paladino del ritorno in campo. Eppure solo il 3 maggio alle 20.29,
scriveva in proposito «non se ne parla proprio». Una rovesciata degna di
un vero cannoniere. Spadafora ha provato a spingere per lo stop precoce
del campionato, anche a costo di mettere le sue dimissioni, ma colleghi
e alleati di governo lo hanno costretto alla retromarcia. Così il
ministro ora prova a prendersi il merito della ripresa, almeno fino alla
prossima puntata”
Via subito gente che nulla ha o ha avuto a che spartire con il mondo del calcio, in modo da evitare una catastrofe economica per la nostra amata attività.
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